lunedì 22 agosto 2011

DISCIPLINA E LIBERTA' - ROCK X GRAMSCI VIII Edizione


L'Associazione CASA NATALE ANTONIOGRAMSCI di ALES
in collaborazione con

Comune di Ales
Regione Sardegna
Provincia di Oristano
Proloco Ales
Comitato Santa Maria

presenta

ROCK X GRAMSCI VIII edizione - DISCIPLINA E LIBERTA'

ore 18.30, Sala Convegni Unione dei Comuni
Convegno Ales Arcilab 11: Disciplina e Libertà
intervengono
Pierre Alain Crosett, Politecnico di Torino, facoltà di Architettura
Gino Valle, Architettura e Paesaggio
Antonello Sanna, Facoltà di Architettura, Università di Cagliari
Giorgio Peghin, Facoltà di Architettura, Università di Cagliari
Carbonia Landscape Machine, Premio Europeo del Paesaggio 2011

ore 21
concerto itinerante per le vie di Ales con la brass band SUGU BAMBU

ore 21.30
concerto

SUGUBAMBU
LOVE BOAT
MASSIMO VOLUME


La manifestazione è gratuita




DISCIPLINA E LIBERTÀ
Associarsi a un movimento vuol dire assumersi una parte della responsabilità degli avvenimenti che si preparano, diventare di questi avvenimenti stessi gli artefici diretti. Un giovane che si iscrive al movimento giovanile socialista compie un atto di indipendenza e di liberazione. Disciplinarsi è rendersi indipendenti e liberi. L’acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell’atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta. Ogni giovane proletario che sente quanto sia pesante il fardello della sua schiavitù di classe deve compiere l’atto iniziale della sua liberazione, iscrivendosi al Fascio giovanile socialista più vicino a casa sua.
Antonio Gramsci, La Città Futura, febbraio 1917

LA DISCIPLINA
In una delle Novelle della Giungla Rudyard Kipling mostra in atto ciò che sia la disciplina di un forte stato borghese. Tutti obbediscono nello stato borghese. I muli della batteria al sergente di batteria, i cavalli ai soldati che li cavalcano. I soldati al tenente, i tenenti ai colonnelli dei reggimenti; i reggimenti a un generale di brigata; le brigate al viceré delle Indie. Il viceré alla regina Vittoria (ancora viva quando Kipling scriveva). La regina dà un ordine, e il viceré, i generali, i colonnelli, i tenenti, i soldati, gli animali, tutti si muovono armonicamente e muovono alla conquista. A uno spettatore indigeno di una parata militare il protagonista della novella dice: “poiché voi non sapete fare altrettanto, siete nostri sudditi”. La disciplina borghese è l’unica forza che mantenga saldo l’aggregato borghese. Bisogna a disciplina contrapporre disciplina. Ma la disciplina borghese è cosa meccanica e autoritaria, la disciplina socialista è autonoma e spontanea. Chi accetta la disciplina socialista vuol dire che è socialista o vuole diventarlo più compiutamente, iscrivendosi al movimento giovanile se è un giovanetto. E chi è socialista o vuole diventarlo non ubbidisce: comanda a se stesso, impone una regola di vita ai suoi capricci, alle sue velleità incomposte. Sarebbe strano che mentre troppo spesso si ubbidisce senza fiatare a una disciplina che non si comprende e non si sente non si riesca a operare secondo una linea di condotta che noi stessi contribuiamo a tracciare e a mantenere rigidamente coerente. Poiché è questo il carattere delle discipline autonome: essere la vita stessa, il pensiero stesso di chi le osserva. La disciplina che lo stato borghese impone ai cittadini fa di questi dei sudditi, che si illudono di influire sullo svolgersi degli avvenimenti. La disciplina del partito socialista fa del suddito un cittadino: cittadino ora ribelle, appunto perché avendo acquistato coscienza della sua personalità, sente che questa è impastoiata e non può liberamente affermarsi nel mondo.
Antonio Gramsci, La Città Futura, febbraio 1917